In questo articolo… |
1.Che cos’è la disuguaglianza di genere? |
2.Ecco 10 esempi concreti della disparità di genere oggi: |
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1.Che cos’è la disuguaglianza di genere?
La disuguaglianza di genere è il divario tra il genere femminile e quello maschile nei diversi ambiti della vita, dunque, nel lavoro, nella salute, nell’istruzione, nell’economia e nella politica per esempio.
Nessuna evidenza scientifica può giustificare il ruolo dominante che gli uomini hanno acquisito nelle diverse società del Mondo e nelle diverse epoche; infatti, gli uomini non detengono alcuna superiorità intellettuale rispetto alle donne.
Le donne di tutto il mondo hanno dovuto conquistarsi i diritti a loro attribuiti oggi durante anni di battaglie in cui si sono dovute mettere in prima fila e sacrificare le loro vite per il raggiungimento di tali diritti.
Per esempio, negli anni ’70, le donne hanno lottato fino all’ottenimento dei diritti del divorzio, dell’aborto e del diritto al voto.
Ovviamente, le battaglie delle donne sui diversi fronti non sono ancora terminate; finché non si raggiungerà la parità di genere il lavoro dovrà continuare.
2.Ecco 10 esempi concreti della disparità di genere oggi:
1.Differenza di stipendio fra uomini e donne a pari carica ed ore di lavoro: in generale, è da ricordare che solo una donna su due lavora, ovvero il 50%; e che, il 35% delle donne che lavorano part-time, quando il 60% di loro vorrebbero un lavoro full time.
2.Differenza di posizioni lavorative fra uomini e donne all’interno delle aziende: nonostante le donne laureate non solo siano in maggiore quantità rispetto agli uomini, ma anche con voti migliori, queste trovano con maggiore fatica un lavoro; e quando lo trovano, è quasi sempre meno pagato rispetto all’uomo.
Inoltre, quasi la totalità delle donne, non riesce a raggiungere importanti cariche lavorative che permettano loro di attuare delle decisioni manageriali; infatti, le amministratrici delegate italiane (CEO) in Italia, sono costituite solo dal 3% del totale, dunque, il 97% sono maschi.
Ancora oggi, nel 2021, le figure femminili che ricoprono delle cariche lavorative sono carenti; questo perché ancora si preferisce assumere un uomo al suo posto e perché viene rafforzata dalle diverse famiglie e dalla cultura, l’idea della donna legata all’accudimento dei propri figli, del proprio marito e della casa.
Basti pensare al fatto che la donna venga spinta all’avere dei figli ed influenzata dalla società nell’idealizzare il matrimonio come il raggiungimento della propria completezza; mentre ciò, non avviene per l’uomo.
L’uomo infatti, viene esortato dalla società nell’ottenere un lavoro prestigioso, ed influenzato nell’idealizzare una promozione o la creazione di una propria azienda, così immedesimandosi nella figura del capo, come il raggiungimento della propria completezza.
3.Faccende domestiche: sin dalla Preistoria l’uomo si è dato alla caccia, mentre la donna alla cura della prole e della casa; ma molto è cambiato da allora.
Non viviamo già in un’era in cui la forza fisica è più importante dell’utilizzo dell’intelletto; dunque, la donna, a pari possibilità dell’uomo, può sopravvivere procurandosi tutto ciò che necessita grazie ad un’attività lavorativa.
Nonostante ciò, di fatto, i una famiglia o in una situazione di convivenza, nel star dietro alle faccende di casa, sono quasi sempre le donne; infatti, sono nel 15% di queste situazioni l’uomo collabora in pari misura con la donna.
Ciò avviene indifferentemente dal fatto che entrambi lavorino o meno; dunque, vi è una riduzione notevole del tempo libero quotidiano della donna, quando l’uomo non ne sperimenta lo stress derivante.
4.Patriarcato: il pensiero che gli uomini siano giustificati nel dirigere il mondo sotto i vari aspetti poiché giustificati dalla loro virilità e dalla loro aggressività ed audacia; mentre, alle donne viene affidato il compito di prendersi cura della pulizia e della gestione della dimora, della progenie e dell’offrire al proprio marito un pasto caldo al suo ritorno dal lavoro e la possibilità di scaldarsi sotto le coperte le notte, oltre al dovere di rendersi bella e desiderabile.
5.Ragazze sposate forzatamente: il fenomeno oltreoceano di assegnare prematuramente, ovvero in giovane età (dai 12 ai 18 anni) delle ragazze a dei mariti contro la loro volontà, ci fa capire quando vi sia una vera e propria oggettificazione della donna.
Non se ne tengo conto le aspirazioni lavorative, o lo stile di vita che vorrebbero adottare, o la loro propensione al matrimonio o meno; non vengono rispettate come essere umani al pari degli uomini, ma come degli oggetti che possono scegliere di avere quando vogliono per le attività che preferiscono.
6.Stereotipi a favore degli uomini: l’85% degli uomini hanno la patente, mentre solo il 63% delle donne ce l’hanno; eppure, continua ad essere ben radicato nella mente delle persone lo stereotipo che la maggior parte degli incidenti, siano causati dalle femmine poiché non hanno le eguali capacità di guida degli uomini.
Ancora, un uomo non sposato che ha deciso di seguire la propria carriera o di viaggiare per il mondo è visto come una persona dallo spirito libero ed è vista come una persona interessante con coraggio e realizzata; mentre, una donna nella stessa posizione, è vista come una persona che è in difetto poiché non è stata voluta da un’uomo e se ne deduce che sia acida, infelice e non realizzata.
8.Esistenza del solo “Congedo di maternità”: la società dà per scontato, che in una situazione dove un uomo ed una donna lavorino, in procinto di avere un figlio, la donna debba restare a casa ad accudirlo.
Avete notato che non esiste un “Congedo di paternità”? O la possibilità che entrambi, per un periodo di mesi limitato, possano accudire insieme il loro bambino?
Si affida questa responsabilità solo alla donna, rendendola la parte sacrificabile quando si tratta di dover lasciare il proprio lavoro; dimenticando, che il figlio è ugualmente di entrambi i genitori e che entrambi lo hanno desiderato prevedendo le conseguenze di questa scelta, dunque non si dovrebbe andare a limitare solo la donna.
9.Violenza sulle donne: in questo articolo potete consultare i Dati e le Informazioni Aggiornate sul Fenomeno della Violenza sulle Donne: http://comelapensoio.com/2021/08/29/violenza-sulle-donne-dati-ed-informazioni-aggiornate/
10.Sfruttamento femminile (prostituzione e tratta delle donne): in questi disumani fenomeni le donne vengono viste come merci da far fruttare in un gioco di affari.
Non hanno diritti, il loro volere non viene chiesto, figuriamoci rispettato; vengono intese solo come oggetti sessuali per poter soddisfare l’uomo.
Ricordiamo che non solo la stabilità economica, la sicurezza fisica e mentale delle donne vengono danneggiate dalla società; ma anche la loro possibilità nell’ottenere eguali diritti rispetto agli uomini.
Avete degli altri esempi di disuguaglianza di genere? Avete delle esperienza da condividere? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!
Non solo faccio i miei complimenti ma anche un plauso 👏
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grazie mille😊
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È triste ammettere che c’è molta verità. Su tutti i punti che affronti . Quindi la donna o si dedica alla carriera o alla famiglia. Naturalmente non è libera di lavorare a tempo pieno. Alcune devono farle e organizzare il quotidiano ,o con l’aiuto dei nonni o cercando il sostegno a pagamento di nidi ,baby sitter o altro.
La situazioni lavorativa in genere è peggiorata. I contratti a tempo indeterminato quando vanno a buon fine ,richiedono tempi lunghi. Per la donna ,invece il problema è veramente discriminante e non tutelato. Guai a rimanere in cinta
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Bellissimo post, completo di tutte le disuguaglianze tra uomo e donna e purtroppo sempre esistite e a tutt’oggi continuano ad esistere tali e quali anzi, forse nell’ambito lavorativo la situazione è ancor più precipitata.
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grazie per il complimento e per aver condiviso il tuo pensiero☺️
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Per me, è principalmente un problema di educazione alla diversità e all’inclusione.
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