In questo articolo… |
1.Che cos’è la comunicazione non verbale? |
2.Come si differenzia la comunicazione verbale da quella non verbale? |
3.A che cosa serve la comunicazione non verbale? |
4.Ecco 8 esempi di linguaggio del corpo: |
🕓Tempo di lettura: 3 minuti
1.Che cos’è la comunicazione non verbale?
La comunicazione non verbale comprende il linguaggio del corpo, ovvero quel tipo di comunicazione che non avviene tramite l’uso delle parole, e dei gesti, dalle espressioni facciali o dalle posizioni che facciamo assumere al nostro corpo in relazione ad altre persone.
Queste componendi del linguaggio del corpo, sono sia input che output nella comunicazione interpersonale.
Circa l’80% o 90% della comunicazione è non-verbale; inoltre, la sua comprensione varia da cultura a cultura tendenzialmente.
2.Come si differenzia la comunicazione verbale da quella non verbale?
Mediante la comunicazione verbale utilizziamo frasi, suoni e poniamo domande; mentre, con la comunicazione non verbale utilizziamo gesti, sguardi, ed espressioni del volto o posizioni del corpo.
Inoltre, utilizzando la comunicazione verbale, dobbiamo pensare a ciò che dobbiamo d re prima di parlare; al contrario della comunicazione non verbale, che è più veloce e involontaria (a meno che non la si studi e non si decida di utilizzarla consapevolmente)
3.A che cosa serve la comunicazione non verbale?
La comunicazione non verbale può rafforzare o modificare ciò che viene detto verbalmente, come può dare un feedback al nostro interlocutore o rendere più chiare le nostre emozioni.
4.Ecco 8 esempi di linguaggio del corpo:
1.Distanza: a seconda della distanza che hanno due persone fra i loro corpi, si può capire la natura della loro relazione, infatti, fra i 0cm ai 50cm si è in una zona intima, fra i 50cm ed 1m si è nella sona personale; mentre, fra 1m e i 4 m si è nella zona sociale.
2.Dilatazione pupille: a meno che la sua dilatazione non sia influenzata dalla luce, essa si dilata quando il soggetto prova interesse od eccitazione sessuale verso qualcosa od una persona.
3.Braccia conserte al petto: si assume inconsciamente questa posizione quando non si è a proprio agio o ci si trova in una situazione di non nostro gradimento; dunque, mettiamo questa “barriera” tra noi e la situazione o la persona che ci sta davanti.
4.Guardare negli occhi: se si regge troppo il contatto visivo con il nostro interlocutore può sembrare come una minaccia o un modo per esprimere la superiorità; mentre se lo si distoglie spesso, comunica sottomissione o comunque mancanza di autostima.
5.Sguardo: quando raccontiamo qualcosa, tendiamo a guardare in alto a destra quando cerchiamo di immaginare qualcosa, in alto a sinistra quando cerchiamo di ricordare qualcosa che è accaduto in passato; mentre, se guardiamo in basso a sinistra, abbiamo una riflessione con noi stessi, e in basso a destra quando cerchiamo di ricordarci di certe sensazioni od emozioni.
6.Mangiarsi le unghie: può essere interpretata come una forma di aggressione verso se stessi, o può verificarsi quando si sta vivendo una situazione di stress, ansia o frustrazione.
7.Mani in tasca: può essere interpretato come la reazione ad un momento di noia o di rifiuto.
8.Gambe aperte da seduto: indica arroganza o fiducia in sé stessi
Vi siete mai interessati alla comunicazione verbale? In quale campo vi è più utile (lavorativo o relazionale)? Conoscete altri esempi di linguaggio del corpo? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!