In questo articolo… |
1.Che cos’è lo stalking? |
2.Quali sono i comportamenti classificati come stalking? |
3.Chi è lo stalker nella maggioranza dei casi? |
4.Ecco 5 cose da fare quando si è vittima di stalking: |
1.Che cos’è lo stalking?
Il termine inglese stalking, in italiano significa “inseguire od appostarsi”, e per definizione, è una forma di aggressione ripetitiva nella vita privata della vittima, causando a quest’ultimo, violenza psicologica e/o fisica.
La vittima dello stalker, potrà risentire di disagi quali stress, ansia e paura; e spesso, l’essere sopraffatti da queste emozioni rende impossibile alla vittima denunciare il proprio stalker alle autorità di competenza.
È importante proteggersi denunciando l’essere vittima di stalking per poter ritornare a vivere la propria vita in modo sereno e sentendosi liberi; inoltre, ricordiamo che questa situazione non va in alcun modo sottovalutata, poiché potrebbe portare all’aggressione fisica, alla violenza sessuale, ed infine, all’uccisione della vittima da parte dello stalker.
2.Quali sono i comportamenti classificati come stalking?
-Posta e messaggi indesiderati continui
-Telefonate insistenti
-Visite intrusive al proprio domicilio o sede di lavoro
-Invio incessante di doni
-Spionaggio della vittima della visione di animali morti
-Controllo del computer della vittima tramite programmi specifici di amministrazione remota
-Minaccia la vittima, e talvolta chi è nella sua cerchia
3.Chi è lo stalker nella maggioranza dei casi?
-“Il risentito”: è solitamente un ex
-“Il corteggiatore senza esperienza”: non avendo esperienze nel relazionarsi con una figura femminile, sbaglia approccio, facendo sentire la vittima senza libertà
-“Il bisognoso di affetto”: è una persona che cerca di instaurare con tutti i suoi mezzi possibili una relazione affettiva con la vittima
-“Il predatore”: è una persona mossa dal voler soddisfare il suo desiderio sessuale con la vittima più questa sarà spaventata dalle sue azioni persecutorie
4.Ecco 5 cose da fare quando si è vittima di stalking:
1.Assicuratevi di aver trasmesso allo stalker il chiaro messaggio di non voler avere contatti con lui, per poi successivamente impegnarvi a non dare messaggi contrastanti in cui lui potrebbe interpretare il contrario da quanto precedentemente comunicato.
Da un punto di vista probatorio, sarebbe preferibile che questa comunicazione avvenisse oralmente in presenza di alcuni testimoni, o con una chiamata registrata o per via scritta.
2.Informate i vostri amici, la vostra famiglia ed i vostri conoscenti della vostra situazione, in modo che possano aiutarvi al limitare che questa persona possa introdursi nella vostra vita; e che soprattutto, possano sostenervi a livello emotivo.
3.Documentare se possibile tutte le azioni limitanti alla vostra libertà che lo stalker attua: stampate il vostro registro chiamate, i messaggi ricevuti, così come le lettere ed i regali; inoltre, se potete, fotografatelo mentre si apposta davanti al vostro lavoro o davanti alla vostra casa.
4.Quando si è vittima di stalking è essenziale recarsi presso un Comando Arma dei Carabinieri od un Ufficio di Polizia per poter querelare il soggetto o richiedere l’ammonimento ad egli.
Siete mai stati vittima di stalking? Come avete agito e come vi siete sentiti? Conoscete qualcuno che ne è vittima? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!