Che cos’è la fake meat?
La fake meat, tradotta in italiano “finta carne” è un alimento creato in laboratorio esclusivamente con ingredienti vegetali, che cerca di emulare la carne in tutta la sua complessità: sapore, gusto, consistenza, proprietà nutritive ed aspetto compresi.
Perché è stata inventata la fake meat?
La fake meat è stata creata principalmente per poter limitare il consumo energetico e di acqua, e l’inquinamento che gli allevamenti producono; ma anche per poter venire incontro alle persone vegane e vegetariane.
Per quanto riguarda i danni causati dall’allevamento per la produzione di carni sono notevoli: oltre all’inquinamento atmosferico (che rappresenta circa il 40% del metano globale immesso nell’atmosfera) ed il consumo di acqua e di energia, infatti, causa anche inquinamento idrico (l’acqua del sottosuolo viene inquinata dalle feci degli animali e dalle acque di lavaggio di dove essi vengono tenuti), e molteplici danni relativi e conseguenti alla pratica della deforestazione.
La deforestazione è necessaria sia per poter mettere a disposizione più terreno per gli animali allevati, che per la produzione dei cereali (principalmente mais, sano ed orzo) dedita alla nutrizione stessa degli animali da allevamento.
Dunque , per poter rispondere esaustivamente alla domanda precedente, si può affermare che la “fake meat”, ovvero la “finta carne”, è stata creata per poter dare un’alternativa alla carne vera e propria che causa danni consistenti non solo all’ambiente, ma anche alla salute.
La fake meat, infatti, dal punto di vista ambientale comporta un risparmio del 95% della terra utilizzata (quindi questo eliminerebbe la pratica della deforestazione e dei danni ad essa relativi) ed un 75% dell’acqua utilizzata rispetto alla produzione della carne vera; mentre dal punti di vista della salute, metterebbe la parola “stop” all’insorgere di malattie come diabete e cancro.
Più volte abbiamo menzionato i danni relativi alla deforestazione a causa dell’allevamento , ora vediamo quali sono:
- Alto rischio di frane e di innondamento delle agricolture, oltre che della località stessa in generale: gli alberi che prima con il loro fusti e le loro radici proteggevano ed assorbivano da frane e inondazioni, non essendoci più come barriera naturale, non evitano l’accadere di questi avvenimenti
- Estinzione della fauna e della flora locale
- Aumento dell’effetto serra dove la deforestazione è stata praticata: senza l’assorbimento delle piante dell’anidride carbonica con anche la relativa produzione di ossigeno, la prima aumenta esponenzialmente portando all’effetto serra, e successivamente, al surriscaldamento globale
Le Fake Meat più famose è sono quelle prodotte dalle aziende statunitensi come Beyond Meat ed Impossible Foods.
Avete già assaggiato la Fake Meat? Se sì, com’era? E se non l’avete ancora provata, le dareste una chance? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!
i fake servono a prendere il posto di chi èveramete bravo e stimato, capito?grazie!
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Mangiando perché non mi dispiace cibo vegan… penso che non avrei problemi. Ma esiste in commercio ? Non mi pare…
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assolutamente sí, nell’articolo ho citato i due marchi piú famosi; ma ce ne sono molti di piú…anche italiani!!
si possono acquistare online, ma a volte si possono trovare nei supermercati piú grandi!!
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Chiedevo perché nei supermercati dove vado non ne ho trovati se non i soliti prodotti …
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In tal caso ti lascio il link per l’acquisto online☺️
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Grazie 🙏
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Penso che la fake meat, intesa sia come emulazione della carne tramite vegetali, o tramite cellule muscolari allevate in laboratorio, sia decisamente l’evoluzione sostenibile al consumo di carne.
I problemi dovuti ad una alimentazione puramente vegana ahimè li conosciamo tutti e sappiamo che non si possono obbligare tutti ad una scelta del genere. Io in primis mi considero un “carnivoro” data la mia dieta ma i danni che l’allevamento intensivo produce, sia ecologicamente che eticamente, sono sotto l’occhio di tutti e non possiamo in eterno volgere lo sguardo da un’altra parte.
Personalmente sono molto favorevole e spero diventino soluzione molto più diffuse e di largo consumo
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sicuramente con il tempo lo diventerà, anche non potremmo per sempre permetterci degli allevamenti cosí dispendiosi di energie ed acqua e cosí inquinanti
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il problema della coltura dei tessuti in laboratorio e la difficoltà di far differenziare e organizzare le cellule in modo corretto. I microgradienti di fattori di crescita e lo scheletro di fibre che sono alla base di questi meccanismi per quel che ne so sono ancora poco chiari e difficili da riprodurre in vitro (forse la microstampa 3D potrebbe aiutare). Ovviamente raggiungere un traguardo simile permetterebbe di creare anche organi artificiali… (oggi si può fare questo solo con pelle e midollo osseo, credo…)
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Grazie, bell’articolo. Non l’ho mai assaggiata e non credevo nemmeno fosse già in commercio, perlomeno in Italia, ma ho sempre pensato fosse un’ottima idea. Oltre a risolvere i problemi da te indicati, sarebbe un aiuto anche per nutrire la popolazione mondiale: siamo sempre di più, le risorse non bastano e non abbiamo un pianeta B
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grazie mille per il tuo complimento, e per aver aggiunto un’altra importante motivazione per cui dovremmo almeno provarla! 😊
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