Fake news, cooperare per salvare il mondo dalla disinformazione | Agenda  Digitale

Le fake news sono letteralmente “notizie false” , ovvero articoli scritti per diffondere fatti ingannevoli, o semplicemente non veri, che colpisco l’emotività delle persone (nella maggior parte delle volte creando paura ed ansia).

Le fake news, oltre a circolare sul web, circolano soprattutto sui social networks, come Facebook e Instagram, poiché sono le piattaforme dove le persone passano maggiormente il loro tempo quando utilizzano lo smartphone.

Le fake news sono prodotte da persone che vogliono manipolare la realtà su qualcosa, o veicolarla dal fatto reale, su qualcos’altro a loro beneficio.

Esempi di fake news che si sono diramate nel nostro secolo? Ecco le mie 4 preferite!

1.”I vaccini comportano l’insorgere dell’autismo” : campagna di disinformazione attuata dagli anti-vax

2.”Hilary Clinton ha venduto armi all’Isis” : questa bufala è stata diffusa durante la sua ultima campagna per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America per farle perdere voti

3.”Obama non è statunitense” : venne usato dai suoi detrattori per screditarne la legittimità del suo mandato

4.”Covid-19 è un virus creato artificialmente nei laboratori cinesi per limitare la sovrappopolazione” : si volle incolpare la Cina, oltre a cercar di inculcare nella testa delle persone diverse teorie complottistiche

5.”Fine del mondo” : questa fake news la conosciamo tutti, poiché ogni 3-4 anni si ripete

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Come riconoscere le fake news?

1.Il titolo dell’articolo è esagerato e cerca di farci suscitare subito emozione

2.Verifica la fonte: controlla se andando giù fino alla fine della pagina ci sia l’IVA o comunque informazioni rilevanti sulla proprietà del sito

3.Cerca su internet se la stessa notizia è stata pubblicata da altri siti e vedi se anch’essi ti sembrano professionali e con una certa credibilità

4.Usate il pensiero critico

È importante non condividere la notizia, se prima non la si è verificata in modo da limitarne la diffusione

Un’educazione digitale dovrebbe far parte dei programmi di studio, non perché maggiormente gli adolescenti in questa fascia credono e diffondono le bufale, ma in modo da prevenirne la diffusione in futuro: infatti la fascia di età che tende a cadere spesso in errore è dai 25 anni in sù.

Siete bravi a riconoscere le fake news? Quali modalità utilizzate per riconoscerle? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!

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