ANNULLATO] Il ruolo dello Stato nell'epoca della globalizzazione e della  digitalizzazione-Dep.Law-University of Verona

Globalizzazione: è un termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo

Dal punto di vista prettamente economico della globalizzazione, apprezzo molto la seguente definizione: “La globalizzazione è la realizzazione di un mercato unico globale, che permette la libera circolazione di capitali senza barriere protezionistiche, e il trasferimento della produzione dove il mercato del lavoro è più vantaggioso.”

Il dibattito è animato da coloro i quali esaltano le opportunità di sviluppo economico del libero mercato, e coloro che denunciano la crescente polarizzazione della ricchezza e l’instabilità finanziaria.

Essa comporta sia degli effetti positivi, che negativi, ed ogni singola persona di questo pianeta ne produce e sente gli effetti, sia direttamente, che indirettamente.

Gli effetti positivi della globalizzazione li possiamo vedere intorno a noi: al supermercato troviamo alimenti che hanno provenienza anche da continenti diversi al nostro, siamo connessi con il resto del mondo grazie ai mezzi di comunicazione e di trasporto, e grazie a ciò casa nostra non è più il nostro paesino, ma lo è diventato il mondo.

Altri effetti positivi sono l’aumento della produzione e lo sviluppo di nuove tecnologie distribuite globalmente, lo scambio internazionale di beni e di servizi, e l’aumento della ricchezza media mondiale.

L’aumento della ricchezza mondiale ha anche aumentato la speranza di vita alla nascita dei paesi ad alto reddito, che è cresciuta esponenzialmente: nel 1990-1995 era di 74,4 anni, arrivando nel 2010-2015 a 60,3 anni.

Negli ultimi venti anni, i paesi ad alto reddito hanno incrementato mediamente la loro speranza di vita di 4,4 anni; mentre nei paesi a basso reddito, è aumentata di ben 11,2 anni.

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Degli effetti negativi dati dalla globalizzazione sono la perdita di identità culturale delle varie popolazioni, l’aumento del divario fra i Paesi poveri e quelli ricchi, e di conseguenza, i loro squilibri politici sempre maggiori.

Un esempio dell’ultimo punto è il Dumping Sociale, ovvero, la localizzazione delle sedi di produzione delle multinazionali nei paesi poveri, così beneficiando di un costo di manodopera molto inferiore ed una tutela sui diritti dei lavoratori quasi inesistente; così causando lo sfruttamento del lavoro degli operai di questi paesi.

Un ultimo effetto negativo della globalizzazione è legato all’ambiente: sempre più spesso si parla, giustamente, dell’allargamento del buco nell’ozono e dell’effetto serra, e dunque dei relativi problemi legati alla distribuzione ecologica.

Questo effetto negativo potrebbe trovare soluzione nella globalizzazione stessa: si potrebbero sviluppare ed incentivare l’utilizzo di soluzioni ecologiche globalmente come l’utilizzo dell’energia sostenibile; oltre ad altre soluzioni come applicare una tassa sulla plastica, in modo da prediligere l’utilizzo della carta o del vetro, o di altri materiali riutilizzabili o compostabili.

Siete favorevoli o sfavorevoli alla globalizzazione? Perché? Fatemelo sapere nei commenti, e se vi è piaciuto l’articolo lasciate un like!

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